C’è stage e stage o meglio tirocinio e tirocinio.
Usiamo una parola straniera per inquadrare qualcosa che una parola italiana l’avrebbe pure: tirocinio. Ma tirocinio include in sé il fatto di insegnare qualcosa, formare qualcuno, far imparare un mestiere. Invece sappiamo bene che nella maggior parte dei tirocini, o meglio stage in questo caso, tutto ciò non avviene.
Ragazze e Ragazzi inseriti negli organici aziendali per fare i lavori “di bassa manovalanza” o per essere spremuti fino all’ultima goccia, oppure ancora peggio quando questi giovani vengono messi a lavorare a tutti gli effetti (anche con grandi responsabilità) senza corrispondere loro il giusto compenso e i giusti riconoscimenti.
Proprio per questo noi di Milano AllNews, di Spazio Umano APS (editore di Milano AllNews) e il direttore Fabio Ranfi, rivendichiamo la centralità della formazione, dell’educazione, dell’insegnamento. Promuoviamo la sacrosanta idea del tirocinio curricolare (cioè fatto mentre studi) e inorridiamo di fronte alla possibilità dei tirocini extracurricolari (cioè una volta finiti gli studi).
Le nuove generazioni sono state private di una grande possibilità che hanno avuto le generazioni precedenti: quella di fare la gavetta, allora se dobbiamo essere fluidi, veloci ed eterei, o almeno così ci fanno credere che si debba essere nel 2023, che questa impalpabile leggerezza dell’essere lo sia durante gli anni degli studi. E ben vengano quindi vagonate di stage curricolari, ma solo e soltanto se finalizzati ad un reale apprendimento.
Rivendichiamo la centralità della formazione educativa, rivendichiamo la funziona del tirocinio durante gli studi per imparare un mestiere e soprattutto per mettere in campo ciò che si sta studiando. Tutto il resto è sfruttamento del lavoro di giovani menti che cresceranno odiando i propri datori di lavoro, che cresceranno con il pregiudizio che “il padrone” sia una persona avida e cattiva e che saranno disillusi verso il mondo del lavoro. Generazioni che cresceranno cercando infine la strada più corta e meno faticosa per arrivare alla fama.
La colpa non è loro, non hanno nemmeno tutti i torti se stiamo bene a guardare. La colpa è di chi li ha preceduti, ma crediamo fortemente che si sia ancora in tempo per cambiare questa rotta.
E quindi ben vengano i tirocini curricolari finalizzati ad imparare davvero qualcosa di utile, ma poniamo fine agli stage post laurea e post diploma camuffati da progetti formativi.
Viva tutti gli stagisti, viva i quasi 100 tirocinanti curricolari (80% ragazze) che dal 2016 ad oggi sono passati da Milano AllNews.
Ed infine viva tutti coloro che nonostante questo sistema assurdo credono ancora in un futuro migliore.