Miei Carissimi Milanesi,
martedì 5 luglio è stato presentato, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, il progetto di riqualificazione del quartiere di San Siro. Questo progetto, o mosaico d’area, è diviso in vari step; per ora, il primo segno concreto della volontà del Comune e del Municipio 7 di rigenerare la zona è la riassegnazione dell’ex Mercato di piazzale Selinunte, esattamente al centro del famoso quadrilatero.
In questa puntata della rubrica, Federico Bottelli, consigliere comunale e presidente della Commissione Case e Piano Quartieri, e Roberta Lamberto, assessora alla Mobilità, Commercio, Turismo, Politiche Sociali e Giovanili del Municipio 7, ci parlano del passato, del presente e del futuro dell’area.
Perché la riassegnazione dell’ex mercato di piazzale Selinunte può essere considerata come il primo step per la rigenerazione dell’intero quartiere?
Come abbiamo avuto modo di vedere, gli spazi abbandonati mettono gravemente in pericolo il senso di appartenenza al territorio dei residenti, causando la percezione che le istituzioni siano troppo lontane dalla realtà che questi vivono. Non solo, ma proprio nell’ambito della conferenza Reinventare l’ex Mercato di Piazzale Selinunte del 5 luglio scorso, è stato annunciato che il Centro Sportivo Italiano ha vinto il bando di assegnazione della struttura per la prima, transitoria fase del progetto. L’ex mercato è quindi diventato un’area di socializzazione, interazione e svago per bambini e ragazzi del quartiere, andando a prevenire episodi di vandalismo nei confronti della struttura, e offrendo contemporaneamente quello che l’assessora Lamberto definisce “valore aggiunto” alla cittadinanza.
Il quartiere di San Siro, seppur non possa più essere considerato periferico, vive una tipica realtà di periferia: è un quartiere di estremi, dove i (molto) ricchi vivono segregati dai residenti meno fortunati, spesso stranieri o anziani sopra i 65 anni di età. Eppure, il quadrilatero può anche essere definito il quartiere delle seconde generazioni, ovvero dei figli, nati in Italia, da coppie straniere.
In questo caso, il senso di appartenenza al territorio assume una duplice rilevanza, poiché all’interno delle loro famiglie questi ragazzi vivono una cultura e, molto spesso, parlano una lingua diverse da quelle che caratterizzano i rapporti amicali all’interno del quartiere, andando a creare un profondo disagio legato alla non-appartenenza. Una diretta conseguenza di tutto ciò è il tasso di abbandono scolastico, che nel quartiere San Siro è decisamente elevato.
In questo senso, l’intervento del Municipio diventa imperativo, essendo l’entità istituzionale capace di un’interazione più presente e attenta ai bisogni del territorio: l’assessora Lamberto afferma che gli interventi devono assumere una dimensione olistica, ovvero mediante un'”azione a tutto tondo” che includa politiche di welfare, servizi di prossimità e cura dell’ambiente e degli spazi urbani.
In relazione all’aspetto prettamente urbanistico, la situazione di disagio che ha caratterizzato l’area negli ultimi anni è esacerbata dal fatto che il quartiere, prima della riassegnazione dell’ex Mercato al CSI, non offriva veri e propri spazi di aggregazione o di sostegno alla gioventù, che erano completamente lasciati in mano al cosiddetto Terzo Settore. Non è raro, infatti, imbattersi in fino a quattro associazioni diverse poste in un’area di 500 metri, e, finora, è solo grazie alle associazioni che la situazione è rimasta in equilibrio, seppur precario.
Un’altra criticità del quartiere è rappresentata dal fatto che il numero di abitazioni di proprietà è il più basso di tutta Milano, specialmente se considerato in relazione alla densità demografica. Gran parte delle case, infatti, sono condomini gestiti da Aler; come abbiamo avuto modo di notare in altre aree della città, la gestione attuata dall’ente di Regione Lombardia, nel corso degli anni, ha presentato diverse criticità. Nel quartiere San Siro, in particolare, Aler ha operato la cessione di circa il 20% delle sue proprietà a privati, andando a creare situazioni decisamente complesse per i residenti.
A questo proposito, il consigliere Bottelli afferma che il Comune vuole intervenire là dove la Regione sta lasciando spazi vuoti, in particolare grazie ai fondi che Milano ha ottenuto mediante il PINQUA, acronimo che sta per Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare.
Il futuro di San Siro, quindi, passerà attraverso una rete di progetti dedicati alla riqualificazione di piccole realtà, che andranno a unirsi – proprio come un mosaico – nella creazione di un nuovo quadrilatero, con connessioni migliori e capace di attirare visitatori non solo da fuori, ma anche da altre aree di Milano.
Miei Carissimi Milanesi, sembra proprio che ci siano enormi novità in serbo per San Siro, e noi siamo ansiosi di seguire l’evoluzione di questo percorso di rigenerazione assieme al consigliere Bottelli e all’assessora Lamberto, che sicuramente ritorneranno a parlarcene. Nel frattempo, non dimenticate di consultare la pagina web del Municipio 7, dove potete trovare la lista degli eventi in programma all’ex Mercato per la stagione estiva.
Giovedì 14 luglio le nostre trasmissioni si prendono una piccola vacanza, ma torneremo venerdì con altre notizie e con Venerdì Sport di Matteo Conti in collaborazione con Cartellino Rosa, quindi non mancate e seguiteci in diretta dalle 18:00 alle 20:00!