Miei carissimi mafiosi

Miei carissimi Milanesi,
non solo la capitale della moda, ormai Milano è tristemente nota anche come capitale della mafia, tra appalti truccati, traffico di droghe e reati di estorsione. Secondo alcuni dati di Federcontribuenti, nel 2018 la ‘ndrangheta aveva un giro di affari da oltre 44 miliardi di euro, il 2,9% del Pil. Per questo è importante portare avanti una strenua lotta alla mafia.

A quasi trent’anni dalla strage di via Palestro la mafia continua a colpire al cuore la nostra città. Ne parliamo oggi con Rosa Palone, assessora alla cultura antimafia del comune di Buccinasco.

Cultura antimafia

Nel mio comune, nel 2017, abbiamo deciso di istituire una delega alla cultura antimafia, proprio per far capire l’importanza che aveva per noi la lotta alle mafie in un territorio colonizzato dalla ndrangheta com’è la nostra città, Buccinasco, ma come lo sono purtroppo moltissime altre città in Lombardia

– Rosa Palone
Immagine di Alice Migliavacca

Colonizzazione“: questo termine è stato usato dalla dottoressa Dolci, capo della direzione distrettuale antimafia, un termine forte che riesce però a rendere l’idea di quanto questo fenomeno sia ormai radicato nel nostro territorio.

Per questo è così importante la cultura antimafia: portando avanti valori di legalità e contrasto alle ingiustizie nella nostra vita di tutti i giorni possiamo combattere la mafia senza far parte delle forze dell’ordine, senza diventare magistrati.

La lotta alla mafia parte anche dalla sensibilizzazione delle persone, un tema molto sentito nel comune di Buccinasco dove vengono organizzate numerose iniziative di carattere sociale e culturale che coinvolgono anche le scuole. Per portare avani i valori antimafia nella città sono stati realizzati anche diversi murales: Peppino Impastato, Giancarlo Siani e Carlo Alberto dalla Chiesa.

La mafia a Milano

Immagine di Erminio Vallone

Quando le mafie non sparano, non si scontrano, non vuol dire che non ci sono, ma vuol dire che in quel momento stanno facendo i propri affari e li stanno facendo in maniera indisturbata, senza lotte, senza guerre tra di loro. Quindi vuol dire che quando le mafie sono in silenzio stanno operando nell’economia, spesso anche nell’economia legale, inquinando l’economia legale con soldi da riciclare, portando denaro in liquidità che va a sporcare un mercato e a svantaggiare gli impeditori onesti che non hanno i capitali da poter investire, cosa che invece la mafia ha, sono soldi che provengono magai da traffici illeciti di stupefacenti o da altre attività illegali di cui la mafia ha il monopolio. Sicuramente al nord la mafia opera nell’economia legale e illegale e lo spaccio delle sostenza stupefacenti è gestito completamente dalle mafie.

– Rosa Palone

Secondo una stima di Federcontribuenti a Milano la mafia estorce circa 500 euro per cittadino al mese, sia che questi siano consapevoli del fenomeno sia che non lo siano. Da dove arrivano questi soldi? Estorsione, usura, prostituzione, appalti pubblici e traffico di stupefacenti che gestiscono in Italia e all’estero. Inoltre, ogni 16 ore un amministratore della pubblica amministrazione viene raggiunto da offerte di collaborazione che, se non sono accettate, si trasformano presto in minacce.

Per difendersi dalle infiltrazioni mafiose in politica, Rosa Palone propone una soluzione: esprimere sempre una preferenza quando eleggiamo i nostri rappresentanti. La mafia, infatti, approfitta del fatto che le persone non esprimano mai preferenze sulle schede elettorali per eleggere i propri rappresentanti nei consigli comunali, soprattutto nei piccoli comuni.

I media e la lotta alla mafia

Sono spesso anche i media a presentare un’immagine sbagliata della mafia, mitizzandola e facendoci parteggiare per “i cattivi”, questo è quasi un favoreggiamento culturale. Eppure in questo momento abbiamo a disposizone moltissime informazioni, proprio grazie a un mezzo troppo spesso demonizzato: internet. Quello che deve esser stimolato è l’interesse verso i temi dell’antimafia così da portare le persone a cercare attivamente le informazioni che i nuovi media mettono a disposizione.

Come possiamo, quindi, non tradire il 23 maggio? La risposta è più semplice di quello che possiamo pensare: rispettare gli ideali della nostra costituzione, il più grande testo antimafia a nostra disposizione.

Grazie per averc seguito anche stasera, vi diamo appuntamento a mercoledì, sempre alle 19.30, sempre in diretta al seguente link: https://www.milanoallnews.it/diretta/.

Se vi siete persi invece qualche puntata potete trovarle qui.

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