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Focus Periferie – Speciale Lambrate
Il 14 dicembre 1923 anche l’antico Comune di Lambrate perde l’autonomia amministrativa con l’annessione alla Grande Milano, insieme ad atri 10 comuni, oggi quartieri. In questo secolo Lambrate ha voluto e saputo conservare il più possibile la propria identità, pur nei suoi mutamenti. Dagli anni Trenta, infatti, il quartiere perde progressivamente la sua anima rurale, fino a trasformarsi in zona industriale negli anni del dopoguerra con l’ex fabbrica Innocenti. Quest’anima industriale da quasi 80 anni è quella che principalmente caratterizza Lambrate che resta però anche un luogo di residenza per tantissimi cittadini milanesi. Come sottolinea Vincenzo Casati, infatti, presidente dell’ACLI di zona, il quartiere conserva ancora una «socialità trasversale fra le persone».
Il circolo ACLI in via Conte Rosso, come ci racconta la socia Attilia Cozzaglio, è molto accogliente negli spazi e nelle persone che lo frequentano; propone diverse attività sia per adulti che per giovani e bambini. Il circolo, infatti, è luogo di incontro degli abitanti del quartiere che vogliono sfidarsi a una partita a carte, partecipare a corsi di ginnastica o immergersi nel mondo della letteratura, grazie al mercatino di libri usati, ma soprattutto è il luogo dove le persone mantengono viva la tipica socialità di Lambrate. Il circolo ACLI lavora anche da tempo con le scuole della zona sul tema della Memoria, partendo e valorizzando la storia del quartiere: «Organizziamo camminate urbane durante le quali esploriamo i dintorni i confini, le vecchie fabbriche abbandonate, i vecchi mulini… luoghi della memoria che vengono raccontati dalle persone che li hanno vissuti».
La sede di ACLI ospita molte altre associazioni, come ViviLambrate che ha l’obiettivo di promuovere iniziative culturali e sociali per mantenere vivo il quartiere, e l’associazione Nazionale Partigiani Cristiani che valorizza la memoria storica della Resistenza.
Lambrate è anche quartiere di cultura che oggi ha la grande necessità di essere incentivata. Infatti Valeria Borghese, assessora del Municipio 3, fa riferimento innanzitutto a zona Ventura, che nonostante le sue numerose gallerie d’arte che lavorano in rete sta perdendo poco a poco, fatica ad attrarre il pubblico, tanto da non essere al Fuorisalone 2023.
L’assessora ricorda anche i progetti: la Magnifica Fabbrica della Scala nell’area dell’ex Innocenti, OrMe Ortica Memoria e il maxi-murales Museo urbano Miracolo a Milano (inaugurato in via Vavassori Peroni che nel 1951 ospita il set della baraccopoli del film Miracolo a Milano di Vittorio De Sica). Tutte iniziative che hanno bisogno dell’incoraggiamento dei cittadini e soprattutto del sostegno concreto del Comune di Milano per mantenersi vive e mantenere vivo il quartiere.
