Focus Periferie – Speciale Crescenzago

Siamo nell’area nord-orientale di Milano, più precisamente nel quartiere di Crescenzago, nel territorio del Municipio 2.
Crescenzago è uno degli ormai noti borghi limitrofi della città che vivono nel 1923 il passaggio dall’essere Comuni autonomi all’essere appartenenti all’unico grande Comune di Milano con sede a Palazzo Marino.

Sebbene Crescenzago oggi non sia la prima attrazione che emerge nella mente delle persone quando si parla di Milano, in realtà possiede una storia che affonda le sue radici in un passato ormai lontano (molto probabilmente risalente al 1140 nel periodo di fondazione dell’Abbazia di Santa Maria Rossa) e che necessita di essere conosciuta.
L’antico Comune ospita anche antiche ed eleganti residenze, tra cui Villa Lecchi, le Ville Petrovic e Pino De Ponti, tutte costruite intorno all’Ottocento.

La loro edificazione è legata alla posizione e conformazione del quartiere: si trova infatti geograficamente vicina al Naviglio della Martesana, all’epoca luogo di villeggiatura per gli aristocratici. L’importanza di un naviglio come quello della Martesana e del suo ecosistema viene quotidianamente difeso da una delle tre importanti associazioni di Crescenzago residente nell’antica sede del Comune.
Stiamo parlando di Legambiente, che divide la storica sede insieme all’associazione ANPI e al Corpo Musicale di Crescenzago, che si occupano rispettivamente di organizzare attività a difesa della Martesana e dell’ambiente, attività a difesa della Memoria e della Resistenza come testimonia il presidente Giuseppe Natale e infine almeno tre uscite settimanali per la banda del Corpo Musicale, che guidata da Giuseppe Bresciani porta così il proprio sound sia a Crescenzago che nel centro di Milano.

La sede di un antico Comune può significare poco per alcuni, ma può essere invece di grande valore per altri (ovvero per chi ha ripercorso e in parte vissuto la storia di un allora Comune autonomo) e ancora oggi dimostra di voler essere un presidio storico, culturale, artistico, civile e sociale attivo che fa sentire la sua presenza sin dai tempi dell’immediato dopoguerra.
L’obiettivo fondamentale delle associazioni è proprio quello di proporre buone iniziative per la cittadinanza del proprio quartiere, senza però dimenticare anche il resto della città di Milano.

Tuttavia la sede dell’antico comune e le tre associazioni a cui da sempre è stata affidata la struttura andrebbe per sempre perduta se venisse acquistata da un nuovo proprietario.
Stiamo parlando di questo potenziale rischio, perché non bisogna dimenticare che l’attuale Comune di Milano cerca dal 2015 di vendere l’edificio: un tentativo che però incontra la contrapposizione delle associazioni che vogliono portare avanti le loro attività a favore dell’ambiente e degli abitanti di Crescenzago.
Il rischio di un passaggio di proprietà tra il Comune e un player privato porterebbe al rischio di vedere dimenticato il passato glorioso di una periferia come quella di Crescenzago, inoltre si potrebbero perdere per sempre alcuni gioielli inestimabili che possiamo trovare al suo interno. Un vero e proprio piccolo museo con molti ricordi del passato e in particolare due dipinti (uno che rappresenta la costituzione della Repubblica, l’altro un episodio di lotta partigiana in montagna) e un’intera sala musicale. Senza nominare tutte le molteplici iniziative a difesa dell’ambiente che sparirebbero ingiustamente nel nulla anziché essere riconosciuti e valorizzati come patrimonio fondamentale che ci permette, oggi, di ricostruire il passato di una periferia che viviamo quotidianamente.

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