Non vorrei più sentir parlare di periferie, ma di quartieri della città nei quali si devono innestare le funzioni culturali, migliorare l’abitare. Solo allora Milano potrà dire di aver vinto completamente la sfida.
Riccardo Franco Levi, presidente Associazione Italiana Editori, da Il Giorno del 19/11/2017
In questa puntata di Focus Periferie Elena Inversetti è accompagnata da Walter Cherubini, presidente di Consulta Periferie Milano, e da Elena Lanterio, caporedattrice di Edizioni Meravigli, per scoprire la forza della narrazione nel processo di affermazione dell’identità.
Edizioni Meravigli, infatti, è la testimonianza che il legame con il territorio, espresso anche mediante la diffusione della sua cultura e della sua memoria storica, può portare prosperità anche alle attività commerciali. Specializzata in libri che trattano la realtà milanese in tutte le sue sfaccettature, la casa editrice Meravigli nasce nel 1976, assieme alla sua libreria sita, per l’appunto, in via Meravigli, che presto diventa un punto di riferimento per la cultura meneghina. Nonostante la libreria abbia chiuso nel 2015, la casa editrice prospera, offrendo un catalogo di best sellers e long sellers, ma anche nuove proposte che, talvolta, provengono anche dalla provincia – in un parallelo con la gita fuori porta che tanto piace ai milanesi.
I libri servono per conoscere, formare e informare; un’ardua missione, soprattutto di questi tempi, a causa della feroce competizione del web. Qualunque sia la fonte, tutti, più o meno, conoscono Milano; eppure, c’è una grande differenza tra la Milano percepita e la Milano vissuta. La differenza è proprio nella narrazione: Milano raccontata dai milanesi. Questa è una delle missioni di cui Edizioni Meravigli si è fatta portatrice, coniugando le due realtà nelle opere proposte.
In tempi recenti, la casa editrice si è fatta carico di un’altra missione, altrettanto importante, ma forse ancora più ardua della precedente: coniugare due visioni diametralmente opposte della periferia. Portare la cultura cittadina in periferia, o far conoscere la cultura delle periferie al centro città? La risposta è semplice: proporre al lettore non la storia di Milano, ma le storie, le arti, le tradizioni e finanche le lingue dialettali, che cambiano sensibilmente anche solo a pochi chilometri di distanza.
Edizioni Meravigli porta avanti la tradizione dell’almanacco, un libro legato indissolubilmente alla vita agreste e che affonda le sue radici addirittura nel Medioevo. Utilizzato dai contadini per calcolare il giorno della settimana, la posizione del sole e le fasi lunari per la semina e la raccolta, l’almanacco si è andato via via arricchendo di contenuti, come ad esempio citazioni di santi o di filosofi, piuttosto che nozioni di botanica, geologia, o anche solo curiosità, spesso legate al territorio.
L’almanacco milanese Meravigli è ricco proprio di quest’ultimo elemento, offrendo per l’edizione del 2023 approfondimenti sugli Antichi Comuni Milanesi, in commemorazione del centenario della loro aggregazione alla città di Milano.
Walter Cherubini coglie l’occasione per ricordare a tutti gli eventi organizzati da Consulta Periferie Milano, iniziando, come al solito, da PeriferiArtMi. L’associazione ha infatti pubblicato il calendario dei tour di settembre; tra gli appuntamenti proposti, ricordiamo il Museo della Pallavolo di Boldinasco, Quarto Cagnino, e il Museo della Macchina da Scrivere di Farini.
In occasione del centenario dell’aggregazione degli Antichi Comuni Milanesi, inoltre, Consulta Periferie Milano ha in serbo eventi speciali che avranno luogo a partire dal 14 dicembre, tra cui un trittico di appuntamenti che si terranno alla Biblioteca Harar e la proposta di un’iniziativa che conterà tra i 20 e i 30 incontri in oltre dieci località diverse di Milano; perché, come spesso diciamo, è necessario conoscere per curare.
di Andrea Bonfiglio