Dalle case popolari di via Bolla

Quella che state per guardare è una puntata molto speciale per Municipio X e per la redazione di Milano AllNews tutta: nonostante, su queste pagine, abbiate letto più e più volte che le iniziative prese a livello locale da cittadini attivi possono portare, come le onde generate da un sasso buttato in una pozza d’acqua, degli effetti su realtà sempre più grandi, ci sono dei casi in cui l’assenza delle istituzioni crea situazioni al di là di ogni redenzione.

La situazione dei condomini Aler situati ai numeri civici 38, 40 e 42 di via Bolla ne sono testimonianza. Quello che state per vedere è un video girato circa due settimane dopo i famigerati eventi del 10 giugno verificatisi nel quartiere Gallaratese, nel Municipio 8.

Quella che state per vivere, anche solo parzialmente, è la storia di un complesso di case popolari abbandonato a se stesso da oltre 20 anni, nella completa indifferenza di Regione Lombardia, amministrazione a cui Aler, ovvero la proprietà di questi immobili, fa capo.

In un caldo pomeriggio di fine giugno, Francesca Cutrone, accompagnata da Elena Inversetti e da altre ragazze della nostra redazione, ha incontrato Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8, e Fabio Galesi, vicepresidente del Municipio 8 e assessore alla Sicurezza e alle Case Popolari, per andare a raccogliere una testimonianza diretta del livello di degrado che gli immobili Aler di via Bolla hanno raggiunto nel corso di questi 20 anni.

Quanto state per vedere in questo video sembra provenire da una realtà tanto lontana da quella che siamo abituati a vivere da parere irreale – tubature dell’acqua potabile e delle acque nere che perdono andando a creare pozzanghere fetide nei corridoi, ricoperti da chiazze di muffa, di palazzi che cadono a pezzi. Addirittura, in uno di questi tre immobili, nel mese di febbraio si è verificato un incendio a livello delle cantine, riempite fino a scoppiare, e propagatosi lungo le canaline dei cavi elettrici fino al primo piano; una situazione tanto pericolosa che pare un miracolo che la struttura sia rimasta integra.

Via Bolla è importante per il Municipio 8 perché è testimonianza dell’importanza della presenza dell’amministrazione sul territorio, in quanto presenta da un lato della strada la realtà che avete appena visto nel video, e dall’altro una realtà completamente opposta, nonostante in entrambi i casi si tratti di edilizia popolare a canone calmierato.

Il complesso condominiale di via Appennini, infatti, è un ottimo esempio di edilizia popolare che riunisce al suo interno abitazioni e servizi; tra questi, ricordiamo il Centro Donna presso Paloma 2000 e il nuovissimo Spazio inDifesa, inaugurato nell’estate 2021, che offre servizi a sostegno delle famiglie, dell’integrazione, dei bambini, delle donne, della sostenibilità e contro lo spreco alimentare.

Nonostante sia facile puntare il dito verso gli stranieri che occupano le case Aler di via Bolla, l’assessore Galesi e la presidente del Municipio 8 Pelucchi ci ricordano che la storia di occupazione all’interno di questi tre civici è iniziata con un racket di famiglie italiane, e l’indifferenza di Regione Lombardia ha permesso che il fenomeno si propagasse fino a raggiungere le dimensioni di oggi, favorito dal fatto che Aler, ad oggi, non possiede nemmeno un censimento delle etnie di appartenenza degli occupanti.

Il caso mediatico di via Bolla ha sollevato un gran polverone, in seguito al quale il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è recato sul posto a ringraziare le forze dell’ordine del loro operato – senza mettere piede nei condomini Aler. Forze dell’ordine che, tra l’altro, hanno presidiato l’area con un importante spiegamento di agenti provenienti da Carabinieri, Polizia e Polizia Locale per circa tre settimane, ma che, per ovvi motivi, non possono permettersi di mantenere un tale livello di sorveglianza ancora a lungo.

Quale sarà il futuro di via Bolla? Tre giorni dopo la rissa, la Giunta Regionale ha deliberato stanziando dei fondi per risolvere la situazione, nonostante un vero e proprio progetto non sia ancora stato realizzato. Si sarebbe potuto parlare di un passo avanti, se non fosse per il fatto che questi fondi, in realtà erano stati stanziati dal governo Renzi nel 2019 ed erano stati “congelati” dalla Regione. Perché? Purtroppo nessuno sa ancora rispondere; nemmeno il presidente Fontana, interpellato da Giulia Pelucchi.

Insomma, mancando un vero e proprio progetto, e il conseguente bando di appalto pubblico, ci vorrà ancora lungo tempo prima che la situazione in via Bolla possa anche solo migliorare; d’altro canto, come spiega la presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi, gli sgombri non sono una soluzione praticabile se non sono immediatamente seguiti dall’abbattimento degli edifici, essendo la pratica dell’occupazione abusiva ormai inveterata.

Noi di Milano AllNews continueremo a monitorare la situazione e a fornirvi aggiornamenti, ma per oggi da Municipio X è tutto. Non mancate, per una nuova puntata, settimana prossima, e non dimenticate di seguirci in diretta ogni giorno dalle 18 alle 20 a questo link.

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