Nel centoventesimo appuntamento di Focus Periferie raccontiamo il progetto ‘Scuola Italiano L2’ organizzato dall’associazione NonUnodiMeno, insieme a Giansandro Barzaghi, presidente di NonUnodiMeno e storico insegnante milanese che ha introdotto a Milano le Scuole Popolari, nonché ex assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica della Provincia di Milano e Paola Riso, insegnante di italiano L2 per NonUnodiMeno.
NonUnodiMeno è un’associazione nata nel 2009 per garantire il diritto allo studio, contrastando la dispersione e l’abbandono scolastico. Giansandro Barzaghi, presidente dell’associazione, ci informa che in Italia persiste un problema sociale-culturale in cui i ragazzi delle scuole superiori conoscono soltanto 200 parole e inoltre non capiscono il significato di molti vocaboli presenti nei libri di testo. NonUnodiMeno è una task force di insegnanti volontari distribuiti all’interno delle scuole pubbliche milanesi. Il metodo di insegnamento è l’apprendimento collaborativo in cui si coopera e lavora con gli studenti, costruendo un sapere collettivo e imparando insieme. Un ragazzo quando entra in una società senza avere le conoscenza opportune, il numero di vocaboli e le capacità culturali è poco difendibile e manipolabile facilmente; per questo è fondamentale insegnare la lingua agli stranieri, spiega Barzaghi.
Si tratta di un progetto ideato dell’associazione NonUnodiMeno con l’obbiettivo di insegnare agli stranieri italiano L2. Un progetto per profughi ucraini e non solo. Infatti, la scuola non è aperta solo agli ucraini ma a qualsiasi persona bisognosa, questa è una testimonianza di risposta alla guerra in cui ci sono diverse lingue unite insieme dall’italiano. Un esperienza strabiliante che unisce diverse culture e paesi per costruire un mondo in cui tutti gli esseri umani sono uniti e imparano insieme. La scuola si trova allo Spazio Pagoda.
Paola Riso, insegnante della Scuola italiano L2, ci racconta che la sua classe è formata principalmente da adolescenti; proprio per questo motivo sente la necessità di accogliere, più che di insegnare l’italiano. Paola Riso vuole avvicinarsi ai giovani che hanno bisogno di rifugio e abbattere le barriere psicologiche e culturali.
We Are Urban (WAU!) è un associazione di volontariato che si occupa di migliorare l’aspetto della città attraverso la riqualificazione e l’intervento dei cittadini (per esempio street art). Andrea Amato, presidente dell’associazione, ci spiega che in occasione della CivilWeek 2022 è stato ripristinato il muro dell’oratorio della Chiesa di Sant’Apollinare, situata nel quartiere di Baggio. Non è stato solo un intervento di riqualificazione, infatti, insieme alla pittura sul muro è stato applicato un prodotto capace di abbattere l’inquinamento. Erika Soana, assessora alla scuola del Municipio 7, ha partecipato alla riqualificazione del murales presentandoci il progetto Parità di genere a colori. Questo progetto consiste nel regalare alcune copie del libro Storie della buona notte per bambini ribelli. 100 donne italiane straordinarie alle sette classi delle scuole primarie Madre Bucchi e Iqual Masik. Il libro racconta storie di donne che sono andate contro gli stereotipi di genere. I bambini, infine, hanno deciso 10 parole da scrivere sul murales che rappresentano quello che hanno appreso dal progetto. Anche Don Cesare, il parrocchiano della Chiesa di Sant’Apollinare, è molto soddisfatto dell’iniziativa e soprattutto di aver coinvolto i ragazzi della parrocchia per creare il murales. Il progetto è stato sostenuto infine dal municipio 7 e da A world, la piattaforma di sostenibilità e l’app mobile scelta dalle Nazioni Unite per supportare la campagna ActNow.