Cascina Biblioteca, un polmone verde tra Milano 2 e l’ospedale San Raffaele, dove la vocazione agricola e sociale si incastrano alla perfezione. Parla Elena Romano per Cascina Biblioteca: «Qui nei nostri campi, coltivati tutti col metodo biologico, lavorano persone svantaggiate. Quindi è questo il nostro orgoglio, quello di riuscire ad unire la vocazione agricola con quella sociale che ci contraddistingue, perchè noi, comunque, ci occupiamo proprio di disabilità.»
La cooperativa si occupa di tutto ciò che riguarda il servizio alla persona e di inclusione socio-lavorativa; il loro lavoro si basa sui bisogni della persona a 360 gradi, partendo da un alloggio arrivando ad offrire nuove opportunità di costruirsi una nuova vita lasciandosi alle spalle situazioni drammatiche. Cascina Biblioteca restituisce l’opportunità di scelta per chi pensava di non averla più.
Una particolarità del luogo è il Vagone, dove lavorano ragazzi con disabilità, i quali svolgono un corso di formazione alla caffetteria e alla ristorazione, col fine di imparare ad essere autonomi. Il Vagone è un bar, una sede di laboratori di formazione, un luogo dove passare serate piacevoli, estati di musica ed intrattenimento. Il Vagone permette di dare visibilità a tutto il lavoro che si svolge a Cascina, di avere una concreta comunicazione con l’esterno, è un posto dove le persone possono venire, godersi ed osservare tutto ciò che la Cascina crea.
Altre attività della Cascina si svolgono con gli animali: i cavalli sono il fulcro di un’attività particolare quale la rieducazione equestre per ragazzi con disabilità, per corsi di equitazione per bambini, ma troviamo anche capre, asini, galline, oche e pavoni. La presenza di orti condivisi è una peculiarità e un’occasione di socialità, in quanto le persone interessate possono coltivare il proprio orticello dedicando poi un po’ del loro tempo al volontariato in Cascina; un vero e proprio scambio solidale.
«Aprirci verso la comunità, rendere questo post un posto di tutti, basarsi sulle relazioni». Così riassume Elena la presenza sul territorio della cooperativa, come un auspicio al futuro: mantenere forte il senso di relazione che si è creato e continuano a creare da 25 anni a questa parte.